Atlante del Buon Consiglio
Una ricerca dei luoghi della devozione alla Madre del Buon Consiglio nel mondo,
tra arte storia cultura e la fede come elemento di unione.
Presentazione del sito Atlantebuonconsiglio.com
Una finestra sul Buon Consiglio nel mondo, strumento di connessione e conoscenza.
Le nuove tecnologie a servizio della fede.
Presentazione della
Associazione Atlante Buon Consiglio
Progetto Genazzano Futura
La fede come elemento di progettualità e rinascita dei piccoli borghi.
Atlante
/a·tlàn·te/ sostantivo maschile
1. Figura maschile rappresentata in funzione di membratura architettonica di sostegno.
2. La prima vertebra cervicale, per mezzo della quale la colonna vertebrale si articola col cranio.
3. Raccolta sistematica di carte
San Giovanni Paolo II venne a Genazzano il 22 aprile 1993 a chiedere aiuto alla Madre del Buon Consiglio in vista del viaggio per la benedizione in Albania della prima pietra del santuario di Scutari e portare la copia dell’Immagine di Genazzano. È sempre vivo il suo “non abbiate paura aprite anzi spalancate le porte a Cristo” con cui ha aperto il suo pontificato, e riecheggia perenne nelle vite di chi ha avuto la grazia di incontrarlo.
Ne “Gli artigli dell’Aquila. Vita morte e miracoli dal terremoto”, libro di Fabrizio Paladini, l’autore mostra la tragedia di Paolo Paolucci nella sua Onna, dove ha perso madre e sorella, racconta con grande lucidità i primi soccorsi in uno dei centri maggiormente colpiti dal terremoto e poi il recupero della statua della Madonna, rimasta integra, davanti alla quale i vigili del fuoco si commuovono e delle campane che sono ritornate a suonare dopo qualche giorno.
Questa immagine evocano i ruderi della Cappella del Buon Consiglio di Sié in Prunetto (pag.66 dell’Atlante) che è ancora miracolosamente lì quasi a sfidare le leggi della fisica.
Un perché non certo retorico è insito in queste chiese costruite nei millenni con enormi sacrifici a costo della stessa vita.
Lo scopo primario della Chiesa è “essere il sacramento dell’intima unione degli uomini con Dio” e “la sua struttura è completamente ordinata alla santità delle membra di Cristo” (Catechismo della Chiesa Cattolica 775, 773). Il Beato Carlo Acutis (ispiratore della ricerca) questo sacrificio lo vede nell’Eucarestia, “autostrada per il cielo”. Papa Francesco nella sua esortazione post-sinodale Christus Vivit rivolta ai giovani ha proposto Carlo come modello per un utilizzo positivo del web. “Lui – scrive Francesco – ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per tramettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza”. Il Santo Padre nel documento ha ribadito anche che nel mondo digitale il pericolo dell’isolamento e della chiusura in se stessi è sempre dietro l’angolo.
Carlo dice quindi a tutti noi che i giovani possono camminare verso la santità, ci indica la strada per essere nel mondo ma non del mondo. Un messaggio ancora più prezioso in un’epoca in cui le periferie esistenziali sono trasferite nel digitale, dove il consumo di contenuti e interazioni è sempre più anonimo e bulimico. I dispositivi ormai sono fra le mani dei ragazzi in ogni luogo e ad ogni ora della giornata. I social sono sempre accessibili e creano nuove forme di dipendenza. Per non parlare delle piaghe della pornografia, della sessualizzazione precoce e dei pericolosi challenge mortali che solo qualche mese fa hanno indotto al suicidio un bambino di 11 anni a Napoli. Dalla beatificazione di Carlo arriva dunque una scossa autentica per rilanciare una sfida educativa che includa anche tutti i nuovi canali della comunicazione digitale.
Nel primo miracolo della Madre del Buon Consiglio c’è il viaggio, ben rappresentato nel momento del suo arrivo a destinazione da Prospero Piatti (copertina di questo atlante e affresco principale della Basilica di Genazzano) punto di partenza per la grande devozione alla Madre Buon Consiglio nel mondo, dimostrato dall’incredibile numero di Chiese tra piccoli templi ed immense cattedrali (Napoli, pag.187 Cracovia, pag.313 e New York, pag.374 su tutte oltre la città di Bom Conselho in Brasile, pag.460). Vorrei citare a riguardo una definizione di Don Pasquale Ferraro, Coordinatore Nazionale delle Comunità Cristiane Albanesi, riguardo la Madonna del Buon Consiglio come “un ponte di figure, di immagini, di storie e i due punti di riferimento sono Genazzano e Scutari”. “Lei volando con gli angeli si è portata tutte le storie degli albanesi qui in Italia ma, nel 1993, con Giovanni Paolo II e Madre Teresa è ritornata a casa”.
Questa ricerca è stata una sorpresa un po’ come il riaffiorare delle palafitte nel fiume Oglio la scorsa estate a causa dei cambiamenti climatici.
Così riaffiorano alcune di queste opere d’arte, coperte dalla siccità morale dei nostri tempi, ignote a troppi nostri giovani, erranti nel buio dei valori del degrado dei rapporti umani sempre più rarefatti e distanti; basta fare un giro in taxi di notte in una qualsiasi grande città per averne una foto reale. L’anziano tassista ci tiene a precisare che anche quarant’anni fa le persone di notte giravano armate a Roma e Milano, ma non transige sul fatto che i rapporti umani fossero più veri.Sono in molti a non arrendersi a questa realtà un po’ distopica, amplificata dalla tecnologia, figlia o forse oramai nipote della attuale “augmented reality”, dove tutto è così immediato e necessariamente globale; ne comprendiamo certo l’utilità ma quanta superficialità e distacco in questo tutto subito e poi nulla più.
Tre esperienze “ponte”:
- la Fondazione Santina Zucchinelli (fondazionesantina.org),
- i “rave” di Don Michele Madonna,
- le omelie del Vescovo Robert Barron (libro “To light a fire on the earth”) per la chiarezza del pensiero cristiano senza concedere nulla ai compromessi culturali.
Cito testualmente parte di una sua intervista nell’ambito del Convegno al Pontificio Consiglio della Cultura di Roma:
«La Chiesa ha un patrimonio artistico e culturale secolare che dobbiamo saper valorizzare sulle reti. È qualcosa di eccezionale e serve come porta d’accesso alla comprensione della fede cristiana attraverso la bellezza. Non sono solo i grandi autori cristiani ad aiutarci a capire la fede. Anche lo studio dei dipinti del Caravaggio, di Michelangelo o dell’architettura del Bernini ci aiuta a comprendere la fede. Approfondire la tradizione cristiana ci permette di offrire una migliore testimonianza della nostra fede».
Questo atlante sposa integralmente la sua teoria pur rappresentando meno di una goccia nell’oceano.
Infine, un pensiero dello scrittore giornalista e vaticanista italiano Gianfranco Svidercoschi sulla necessità di una religione nuova, non solo regole ma una nuova realtà che va evidentemente creata nei presupposti.
E’ sempre nella lungimirante ottica di quel bene che può e deve iniziare a far rumore sfruttando positivamente tutti i nuovi strumenti che dal quel 6 agosto 1991 in poi (data di nascita del world wide web), hanno conquistato il mondo, che si può portare lo sguardo oltre le guerre e gli ostacoli del momento.